IL CONGIUNTIVO: COME E QUANDO USARLO
Sfatiamo un altro luogo comune, quello secondo cui:
1) il congiuntivo non è molto usato oggi dagli stessi italiani
2) usare l’indicativo o il condizionale al posto del congiuntivo non è un grave errore; gli errori gravi sono “ben altri”!
Noooo! Niente di più falso. Il congiuntivo esiste e gode ancora di ottima salute nella lingua italiana, almeno tra le persone con un buon livello di istruzione. Chi vuole parlare l’italiano correttamente non può farne a meno. Saper usare il congiuntivo è un ottimo modo per dimostrare cultura, eleganza, intelligenza. Certo possiamo sopravvivere in Italia anche senza usare il congiuntivo, così come possiamo sopravvivere in Italia continuando a esprimersi a gesti oppure in inglese. Questo però non vuol dire che non è necessario imparare a esprimersi sempre meglio in italiano!
Innanzitutto: il congiuntivo non è un tempo verbale, ma un modo (così come il condizionale, l’imperativo o il gerundio). Il congiuntivo è un modo diviso in quattro tempi verbali: presente, passato, imperfetto, trapassato. Da questo punto di vista è più facile dell’indicativo, che di tempi verbali ne ha ben otto! Ed è gentile, perché vi fa il 50% di sconto, il che non è poco in questi tempi di crisi.
Il congiuntivo è un modo che si usa solo nelle frasi secondarie. In altre parole non lo troviamo mai nella frase principale:
1) Lei crede che io sappia suonare il pianoforte
2) Noi speravamo che la nostra squadra vincesse
Nella frase principale, però, è indispensabile che ci sia un verbo che esprime una delle seguenti sensazioni: incertezza, dubbio, opinione, speranza, desiderio, volontà, paura.
Per esempio:
1) Non sono sicuro che questa parola si pronunci così.
2) Ritenevo che i ragazzi avessero capito questa regola già l'anno scorso.
3) Spero che domani non piova.
4) Vorrei che per una volta tu mi ascoltassi.
5) Mi augurai che l’esame andasse bene.
6) Può darsi che Luigi stasera non esca con noi.
Dunque i requisiti fondamentali per poter usare il congiuntivo sono due:
1) presenza nella frase principale di un’espressione che indichi incertezza, dubbio, opinione, speranza, desiderio, volontà, paura;
2) differenza di soggetto tra frase principale e frase secondaria (se il soggetto è lo stesso, va usato l’infinito, non il congiuntivo: per es. Paolo crede che io sia vegetariano; Paolo crede di essere intelligente).
ESEMPI DI CONGIUNTIVO PRESENTE
1) Mario desidera che noi rimaniamo ancora un po' alla sua festa.
2) Io immagino che il pesce non ti piaccia.
3) Mi sembra che domani sia giovedì.
4) Ho paura che il mio cane fra qualche anno muoia.
5) Sei contento che tuo figlio quest'anno si laurei?
Come notiamo, il congiuntivo presente indica una speranza, un’opinione, un desiderio, un timore relativamente a un momento presente o futuro (perché in italiano non esiste alcun congiuntivo futuro!).
ESEMPI DI CONGIUNTIVO PASSATO
1) Laura crede che sua sorella si sia innamorata.
2) I miei temono che il nostro gatto sia scappato.
3) Spero che i miei amici abbiano fatto un brindisi anche alla mia salute.
4) Mi sembra che Gianni Rodari abbia scritto tanti libri per bambini.
5) Mi fa piacere che anche loro abbiano letto il mio libro.
Come notiamo, il congiuntivo passato indica una speranza, un’opinione, un desiderio , un timore relativamente a un momento passato (non esiste un congiuntivo passato prossimo e un congiuntivo passato remoto: esiste un unico congiuntivo passato, quindi anche qui avete il 50% di sconto). Il congiuntivo passato ha un funzionamento molto simile all'indicativo passato prossimo.
ESEMPI DI CONGIUNTIVO IMPERFETTO
1) Mia madre voleva che da quel momento in poi io studiassi di più.
2) Non ero certo che la professoressa fosse italiana.
3) Avevo paura che qualcuno in quel viaggio mi rapinasse.
4) Per un attimo ho pensato che tu fossi Andrea.
5) Sperai che quella notizia non fosse vera, ma purtroppo lo era.
6) Bisognava che qualcuno il giorno dopo mi aiutasse.
Come notiamo, il congiuntivo imperfetto indica una speranza, un’opinione, un desiderio, un timore relativamente a un momento contemporaneo o anche successivo a quello della frase principale. Per poter usare il congiuntivo imperfetto, è necessario che nella frase principale compaia un verbo al passato (passato prossimo, passato remoto, trapassato prossimo, imperfetto…) oppure al condizionale. Quando ciò accade, è vietato usare nella frase secondaria il congiuntivo presente o il congiuntivo passato!
ESEMPI DI CONGIUNTIVO TRAPASSATO
1) Pensavo che ti fosse piaciuto il film.
2) Era possibile che i miei amici si fossero dimenticati del mio compleanno.
3) Gianni era triste che la sua fidanzata lo avesse lasciato.
4) Si sperò che il terremoto non avesse fatto vittime.
5) Era strano che nessuno dei suoi studenti fosse nato in aprile.
6) Avrei preferito che tu mi avessi detto la verità.
Come notiamo, il congiuntivo trapassato indica una speranza, un’opinione, un desiderio, un timore relativamente a un momento precedente a quello della frase principale. Per poter usare il congiuntivo trapassato, è necessario che nella frase principale compaia un verbo al passato (passato prossimo, passato remoto, trapassato prossimo, imperfetto…) oppure al condizionale. Quando ciò accade, è vietato usare nella frase secondaria il congiuntivo presente o il congiuntivo passato!
ESERCIZIO PER IMPARARE A USARE IL CONGIUNTIVO
1) Mi sembra che qualche mese fa mio zio …………… (visitare) Firenze.
La risposta è naturalmente abbia visitato, perché nella frase principale uso il presente; quindi di solito nella frase secondaria posso incontrare il congiuntivo presente in riferimento a un’azione contemporanea o futura; e il congiuntivo passato in riferimento a un’azione passata (il congiuntivo imperfetto e il congiuntivo trapassato si usano in casi particolari e poco frequenti, dovuti a uno specifico contesto e uno specifico significato che voglio enfatizzare). In questo caso mio zio ha probabilmente visitato Firenze alcuni mesi fa, quindi nel passato. Non sono sicuro di questa cosa, ma, se è successa, è successa nel passato. Perciò devo usare il congiuntivo passato.
2) Mio padre sperava che mia nonna ………………….. (guarire) presto.
La risposta è ovviamente guarisse, perché nella frase principale uso l’imperfetto; quindi nella frase secondaria posso incontrare solo il congiuntivo imperfetto in riferimento a un’azione contemporanea o futura; e il congiuntivo trapassato in riferimento a un’azione “ancora più passata”. In questo caso mia nonna, nel momento in cui mio padre nutrì questa speranza, era ancora malata; mio padre sperava in una sua rapida guarigione nel futuro. Perciò devo usare il congiuntivo imperfetto.
3) Mi auguro che nei prossimi giorni non ……………… (nevicare).
La risposta è sicuramente nevichi, perché nella frase principale uso l’indicativo presente; quindi nella frase secondaria di solito posso incontrare solo il congiuntivo presente in riferimento a un’azione contemporanea o futura; e il congiuntivo passato in riferimento a un’azione passata. In questo caso, nel momento in cui io esprimo questo augurio, non so ancora come sarà il tempo nei giorni a venire. La mia speranza guarda al futuro, non al passato. Perciò devo usare il congiuntivo presente.
4) Enzo era triste che i suoi amici non gli ………….. (portare) un regalo la sera prima.
La risposta è indubbiamente avessero portato, perché la tristezza di Enzo era causata non da qualcosa che sarebbe successo nei giorni seguenti, ma da un fatto avvenuto la sera precedente. I suoi amici non gli avevano portato un regalo, e lui il giorno seguente era triste per questa cosa. La sua tristezza guarda a un evento passato, non a un evento presente o futuro. Perciò devo usare il congiuntivo trapassato.
COMPLETARE LE FRASI CON IL TEMPO GIUSTO DEL CONGIUNTIVO
1) Bisogna che domani voi ……………… (telefonare) all’idraulico.
2) Gabriele l'anno scorso credeva che io ancora non ……………. (guidare).
3) Mia madre non voleva che io …………… (prendere) il vizio di fumare.
4) Dopo quest’ultimo esempio che ho fatto, spero che tutti voi ……………….. (capire) come usare il congiuntivo.
5) Mi pare che Lorenzo la settimana prossima ………………. (partire) per la Spagna.
6) Era curioso che Teresa dopo trent’anni in Russia non ……………….. (imparare) ancora bene il russo.
7) Vorrei che tu ………………. (venire) alla mia festa di laurea, che si svolgerà il mese prossimo.
8) Prof, non crede che ………………. (essere) meglio adesso fare una pausa?
9) Pare che Gianna ………………. (trovare) un lavoro in Francia nelle ultime settimane.
10) Mi fa piacere, Andrea, che anche tu ………………. (ricordarsi) quest'anno del mio compleanno.
(Risposte: telefoniate, guidassi, prendessi, abbiate capito, parta, avesse imparato, venissi, sia, abbia trovato, ti sia ricordato)
Sfatiamo un altro luogo comune, quello secondo cui:
1) il congiuntivo non è molto usato oggi dagli stessi italiani
2) usare l’indicativo o il condizionale al posto del congiuntivo non è un grave errore; gli errori gravi sono “ben altri”!
Noooo! Niente di più falso. Il congiuntivo esiste e gode ancora di ottima salute nella lingua italiana, almeno tra le persone con un buon livello di istruzione. Chi vuole parlare l’italiano correttamente non può farne a meno. Saper usare il congiuntivo è un ottimo modo per dimostrare cultura, eleganza, intelligenza. Certo possiamo sopravvivere in Italia anche senza usare il congiuntivo, così come possiamo sopravvivere in Italia continuando a esprimersi a gesti oppure in inglese. Questo però non vuol dire che non è necessario imparare a esprimersi sempre meglio in italiano!
Innanzitutto: il congiuntivo non è un tempo verbale, ma un modo (così come il condizionale, l’imperativo o il gerundio). Il congiuntivo è un modo diviso in quattro tempi verbali: presente, passato, imperfetto, trapassato. Da questo punto di vista è più facile dell’indicativo, che di tempi verbali ne ha ben otto! Ed è gentile, perché vi fa il 50% di sconto, il che non è poco in questi tempi di crisi.
Il congiuntivo è un modo che si usa solo nelle frasi secondarie. In altre parole non lo troviamo mai nella frase principale:
1) Lei crede che io sappia suonare il pianoforte
2) Noi speravamo che la nostra squadra vincesse
Nella frase principale, però, è indispensabile che ci sia un verbo che esprime una delle seguenti sensazioni: incertezza, dubbio, opinione, speranza, desiderio, volontà, paura.
Per esempio:
1) Non sono sicuro che questa parola si pronunci così.
2) Ritenevo che i ragazzi avessero capito questa regola già l'anno scorso.
3) Spero che domani non piova.
4) Vorrei che per una volta tu mi ascoltassi.
5) Mi augurai che l’esame andasse bene.
6) Può darsi che Luigi stasera non esca con noi.
Dunque i requisiti fondamentali per poter usare il congiuntivo sono due:
1) presenza nella frase principale di un’espressione che indichi incertezza, dubbio, opinione, speranza, desiderio, volontà, paura;
2) differenza di soggetto tra frase principale e frase secondaria (se il soggetto è lo stesso, va usato l’infinito, non il congiuntivo: per es. Paolo crede che io sia vegetariano; Paolo crede di essere intelligente).
ESEMPI DI CONGIUNTIVO PRESENTE
1) Mario desidera che noi rimaniamo ancora un po' alla sua festa.
2) Io immagino che il pesce non ti piaccia.
3) Mi sembra che domani sia giovedì.
4) Ho paura che il mio cane fra qualche anno muoia.
5) Sei contento che tuo figlio quest'anno si laurei?
Come notiamo, il congiuntivo presente indica una speranza, un’opinione, un desiderio, un timore relativamente a un momento presente o futuro (perché in italiano non esiste alcun congiuntivo futuro!).
ESEMPI DI CONGIUNTIVO PASSATO
1) Laura crede che sua sorella si sia innamorata.
2) I miei temono che il nostro gatto sia scappato.
3) Spero che i miei amici abbiano fatto un brindisi anche alla mia salute.
4) Mi sembra che Gianni Rodari abbia scritto tanti libri per bambini.
5) Mi fa piacere che anche loro abbiano letto il mio libro.
Come notiamo, il congiuntivo passato indica una speranza, un’opinione, un desiderio , un timore relativamente a un momento passato (non esiste un congiuntivo passato prossimo e un congiuntivo passato remoto: esiste un unico congiuntivo passato, quindi anche qui avete il 50% di sconto). Il congiuntivo passato ha un funzionamento molto simile all'indicativo passato prossimo.
ESEMPI DI CONGIUNTIVO IMPERFETTO
1) Mia madre voleva che da quel momento in poi io studiassi di più.
2) Non ero certo che la professoressa fosse italiana.
3) Avevo paura che qualcuno in quel viaggio mi rapinasse.
4) Per un attimo ho pensato che tu fossi Andrea.
5) Sperai che quella notizia non fosse vera, ma purtroppo lo era.
6) Bisognava che qualcuno il giorno dopo mi aiutasse.
Come notiamo, il congiuntivo imperfetto indica una speranza, un’opinione, un desiderio, un timore relativamente a un momento contemporaneo o anche successivo a quello della frase principale. Per poter usare il congiuntivo imperfetto, è necessario che nella frase principale compaia un verbo al passato (passato prossimo, passato remoto, trapassato prossimo, imperfetto…) oppure al condizionale. Quando ciò accade, è vietato usare nella frase secondaria il congiuntivo presente o il congiuntivo passato!
ESEMPI DI CONGIUNTIVO TRAPASSATO
1) Pensavo che ti fosse piaciuto il film.
2) Era possibile che i miei amici si fossero dimenticati del mio compleanno.
3) Gianni era triste che la sua fidanzata lo avesse lasciato.
4) Si sperò che il terremoto non avesse fatto vittime.
5) Era strano che nessuno dei suoi studenti fosse nato in aprile.
6) Avrei preferito che tu mi avessi detto la verità.
Come notiamo, il congiuntivo trapassato indica una speranza, un’opinione, un desiderio, un timore relativamente a un momento precedente a quello della frase principale. Per poter usare il congiuntivo trapassato, è necessario che nella frase principale compaia un verbo al passato (passato prossimo, passato remoto, trapassato prossimo, imperfetto…) oppure al condizionale. Quando ciò accade, è vietato usare nella frase secondaria il congiuntivo presente o il congiuntivo passato!
ESERCIZIO PER IMPARARE A USARE IL CONGIUNTIVO
1) Mi sembra che qualche mese fa mio zio …………… (visitare) Firenze.
La risposta è naturalmente abbia visitato, perché nella frase principale uso il presente; quindi di solito nella frase secondaria posso incontrare il congiuntivo presente in riferimento a un’azione contemporanea o futura; e il congiuntivo passato in riferimento a un’azione passata (il congiuntivo imperfetto e il congiuntivo trapassato si usano in casi particolari e poco frequenti, dovuti a uno specifico contesto e uno specifico significato che voglio enfatizzare). In questo caso mio zio ha probabilmente visitato Firenze alcuni mesi fa, quindi nel passato. Non sono sicuro di questa cosa, ma, se è successa, è successa nel passato. Perciò devo usare il congiuntivo passato.
2) Mio padre sperava che mia nonna ………………….. (guarire) presto.
La risposta è ovviamente guarisse, perché nella frase principale uso l’imperfetto; quindi nella frase secondaria posso incontrare solo il congiuntivo imperfetto in riferimento a un’azione contemporanea o futura; e il congiuntivo trapassato in riferimento a un’azione “ancora più passata”. In questo caso mia nonna, nel momento in cui mio padre nutrì questa speranza, era ancora malata; mio padre sperava in una sua rapida guarigione nel futuro. Perciò devo usare il congiuntivo imperfetto.
3) Mi auguro che nei prossimi giorni non ……………… (nevicare).
La risposta è sicuramente nevichi, perché nella frase principale uso l’indicativo presente; quindi nella frase secondaria di solito posso incontrare solo il congiuntivo presente in riferimento a un’azione contemporanea o futura; e il congiuntivo passato in riferimento a un’azione passata. In questo caso, nel momento in cui io esprimo questo augurio, non so ancora come sarà il tempo nei giorni a venire. La mia speranza guarda al futuro, non al passato. Perciò devo usare il congiuntivo presente.
4) Enzo era triste che i suoi amici non gli ………….. (portare) un regalo la sera prima.
La risposta è indubbiamente avessero portato, perché la tristezza di Enzo era causata non da qualcosa che sarebbe successo nei giorni seguenti, ma da un fatto avvenuto la sera precedente. I suoi amici non gli avevano portato un regalo, e lui il giorno seguente era triste per questa cosa. La sua tristezza guarda a un evento passato, non a un evento presente o futuro. Perciò devo usare il congiuntivo trapassato.
COMPLETARE LE FRASI CON IL TEMPO GIUSTO DEL CONGIUNTIVO
1) Bisogna che domani voi ……………… (telefonare) all’idraulico.
2) Gabriele l'anno scorso credeva che io ancora non ……………. (guidare).
3) Mia madre non voleva che io …………… (prendere) il vizio di fumare.
4) Dopo quest’ultimo esempio che ho fatto, spero che tutti voi ……………….. (capire) come usare il congiuntivo.
5) Mi pare che Lorenzo la settimana prossima ………………. (partire) per la Spagna.
6) Era curioso che Teresa dopo trent’anni in Russia non ……………….. (imparare) ancora bene il russo.
7) Vorrei che tu ………………. (venire) alla mia festa di laurea, che si svolgerà il mese prossimo.
8) Prof, non crede che ………………. (essere) meglio adesso fare una pausa?
9) Pare che Gianna ………………. (trovare) un lavoro in Francia nelle ultime settimane.
10) Mi fa piacere, Andrea, che anche tu ………………. (ricordarsi) quest'anno del mio compleanno.
(Risposte: telefoniate, guidassi, prendessi, abbiate capito, parta, avesse imparato, venissi, sia, abbia trovato, ti sia ricordato)